Ridateci il Diritto al Cibo! Il rapporto di Concord sulle politiche UE per la sicurezza alimentare

2 febbraio 2017 - Nel 2010, l'Unione Europea, anche in seguito alla crisi dei prezzi del cibo del 2008, ha sviluppato e pubblicato un quadro politico per sostenere i paesi in via di sviluppo nella sicurezza alimentare, ovvero il ​Food Security Policy Framework​. Un passo decisamente importante nella lotta per la sicurezza alimentare, e ben accolto dalle organizzazioni della società civile soprattutto per l'enfasi rivolta ai contadini e alle produzioni di piccola scala, alle cause primarie della fame, nonché all'impegno per il Diritto al Cibo. Il Framework, inoltre, era stato portato avanti anche attraverso consultazioni pubbliche (tra cui Concord e molte altre organizzazioni della società civile).

Dopo 4 anni, la stessa Europa ha dato avvio ad un regolare processo di monitoraggio biennale sull'implementazione del Framework. Concord e la società civile da esso rappresentata, hanno ben accettato tutti questi sforze dell'Unione, consci della fondamentale importanza di tenere sotto controllo le politiche legate alla sicurezza alimentare (come nel percorso quasi parallelo portato avanti dal Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale). "Gran parte delle attuali problematiche che affrontiamo, dalle migrazioni alla resilienza agli shock climatici, sono fortemente colpite proprio dai nostri sistemi alimentari".

Tuttavia, il piano di implementazione è stato una sorta di esercizio di staff, a porte chiuse: le consultazioni pubbliche così ben apprezzate nella stesura del Framework non sono state portate aventi, questa volta. L'implementazione si era trasformata in interpretazione, ed alcuni importanti punti del quadro politico principale sono andati persi o sono cambiati: per quanto riguarda la prima priorità, per esempio ("Improving smallholders resilience and rural livelihoods"), si è persa la dimensione ecologica, rafforzando al contempo quella riguardante i partenariati pubblico-privati (PPPs); non era più presente la dimensione delle conoscenze tradizionali nell'ambito della ricerca; sono state incluse le catene di valore tra le priorità e riferimenti nuovi all'agroindustria.

Dal 2016, ogni riferimento al Diritto al Cibo è sparito.

Per questo, le organizzazioni della società civile riunite sotto l'ombrello di Concord, tra cui Terra Nuova, che ha avuto un ruolo fondamentale in questo processo, hanno ritenuto necessario produrre un proprio monitoraggio del piano di implementazione. Pochi giorni fa è stato pubblicato "Monitoring a moving target: assessment of the implementation plan of the EU Food Security Policy Framework".

Cinque sono le raccomandazioni fondamentali riportate nel rapporto:

  1. Rivedere il piano di implementazione per assicurarne l'aderenza con gli impegni originariamente presi dell'Unione nello sviluppo del Framework  
  2. Riportare l'attenzione sul Diritto al Cibo, e sui diritti alla terra dei produttori di piccola scala, sia a gestione comunitaria che individuale 
  3. Garantire la coerenza delle politiche comunitarie con il Comitato per la Sicurezza Alimentare mondiale (CFS), per esempio nell'ambito del legame tra piccoli produttori e mercati, per l'importanza dei mercati territoriali in comparazione con le catene di valore basate sull'agroindustria
  4. Garantire gli spazi per la società civile nel pianificare e monitorare la metodologia e la produzione di rapporti (impatti ecologici, sociali e di gestione dei programmi) per migliorare i criteri di monitoraggio qualitativi
  5. Assicurare il contributo dei gruppi di produttori di piccola scala, delle comunità e di altri beneficiari nella pianificazione e nel monitoraggio.

 

Foto: Concord Europe