Perù: Nonostante lo stop continua la deforestazione dell'impresa di Dennis Melka

24 maggio 2016 - Nonostante lo stop alla produzione di olio di palma imposto dalle autorità peruviane alla società Ucayali Pucallpa SAC dell’imprenditore Dennis Melka (a fine gennaio già indagato per "reato contro le foreste"), la deforestazione continua. Lo dichiara la comunità indigena Shipibo di Santa Clara Uchunya, direttamente implicata, attraverso il sito Servindi.

Secondo le denunce mosse dalle comunità native e dalla Federación de Comunidades Nativas y Afluentes del Ucayali (Feconau) che ha pubblicato una dichiarazione in proposito, l’impresa si sarebbe appropriata del territorio ancestrale attraverso l’aiuto di coloni che hanno ottenuto dal governo certificati di proprietà su parti di quella stessa terra.

Da quando questo vaso di Pandora è stato scoperto, però, la comunità è diventata facile preda di minacce e la situazione pare essere peggiorata proprio dopo la decisione di porre un argine alla deforestazione. Robert Guimaraes, presidente della Feconau, ad esempio, ha denunciato che domenica 8 maggio, di notte, alcuni “uomini incappucciati e armati hanno fatto irruzione nella casa di un uomo anziano. Quindi, hanno chiesto se Washington Bolívar (un leader amazzonico n.d.r.) si trovasse nella zona e se appartenesse alla nostra comunità. Oltre a questo, lo scenario è di costante intimidazione e anche se non abbiamo le prove siamo certi che la colpa è della Plantaciones de Pucallpa SAC”.  

La richiesta che continua ad innalzarsi, forte, ora, è che le autorità peruviane si impegnino efficacemente per garantire ll’integrità fisica dei dirigenti amazzonici e misure per ottenere la concreta sospensione dei lavori condotti dal’impresa di Dennis Melka.

Foto | Feconau