Per ricordare e ringraziare Simonetta Salacone, dirigente scolastica di Roma

31 gennaio 2017 - Simonetta Salacone l’abbiamo incontrata e abbiamo imparato ad apprezzarla nel 2007, realizzando assieme alla Scuola Elementare Statale 126° del circolo didattico “Iqbal Masih" di Roma da lei diretta, il progetto “Reciprocittà - Percorsi per l’integrazione scolastica e per la riduzione del disagio di bambine, bambini e adolescenti immigrati in tre regioni italiane: Lazio, Liguria e Marche”.

E’ stato un impegnativo quanto affascinante percorso di educazione alla mondialità, realizzato in alcune delle Suole elementari e medie situate nei quartieri periferici di Roma, Genova e Ancona: le Scuole Elementari Iqbal Masih , Falcone e Borsellino, A. Manzi di Roma; l’I.T.I.S Vito Volterra di Ancona; le Scuole Elementari Mazzini, Andersen e S. Eusebio, e la Scuola Media C. Durazzo di Genova.

Scopo di questo impegno comune, realizzato con i docenti, con i direttori e le direttrici e con gli alunni e durato un anno, era quello di far emergere il lavoro interculturale impostato nella pianificazione di ciascuna struttura educativa in ottemperanza ai programmi ministeriali, e permettere quindi un confronto tra i vari percorsi educativi. Assieme a questi fantastici docenti e dirigenti, abbiamo inteso offrire agli alunni e alunne (italiani e non), delle scuole elementari e medie delle varie città selezionate, un’occasione per approfondire ed ampliare lo scambio e la comunicazione interculturale tra Nord e Sud, attraverso percorsi ludico-didattici d’integrazione scolastica, dove il gioco, la scoperta, lo scambio e la condivisione riuscissero a promuovere non solo l’integrazione interculturale, ma anche la valorizzazione della propria e altrui ricchezza culturale.

Nel corso di questo “viaggio” che è la realizzazione di un progetto di educazione alla mondialità abbiamo incontrato Simonetta Salacone, grande donna.

Abbiamo imparato dalla sua competenza maturata in tanti anni di insegnamento nella scuola primaria delle periferie romane.
Abbiamo conosciuto la sua testarda convinzione e le sue battaglie per una scuola pubblica, di contenuti e intesa come il primo laboratorio di integrazione sociale capace di valorizzare le differenze.
Qualche volta abbiamo anche scontato le sue sfuriate quando qualche aspetto del progetto Reciprocittà non risultata per lei convincente o sufficientemente innovativo. Ma anche da questo si impara.

Simonetta è stata una straordinaria insegnante e dirigente scolastica a cui va tutto il nostro ringraziamento per quanto è riuscita a fare per rendere possibile un’ effettiva “buona scuola”.