Parlamento Europeo: è il momento di cambiare la politica europea sulla terra!

28 aprile 2017 - Terra Nuova, come membro della campagna Hands On The Land, condivide e pubblica il comunicato stampa firmato insieme al Coordinamento Europeo di Via Campesina, in cui si riporta come il Parlamento Europeo abbia approvato il rapporto di iniziativa (INI report) che riconosce i problemi urgenti posti dalla concentrazione della terra e delle difficoltà al suo accesso nell’UE e chieda risposte adeguate.

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Il Coordinamento Europeo Via Campesina (ECVC) e la coalizione Hands on the Land (HotL) – Mani sulla Terra per la Sovranità Alimentare – salutano con soddisfazione l’adozione del rapporto “Situazione della concentrazione delle terre agricole in UE: come facilitare l’accesso alla terra per i contadini?”, e asseriscono che è giunto il tempo di cambiare la politica europea sulla terra. Il rapporto, votato oggi in plenaria (al Parlamento Europeo, NdR), potrebbe potenzialmente costituire un punto di partenza per sviluppare un quadro normativo a livello europeo che prevenga l’accaparramento di terre da parte di grandi aziende (spesso non agricole), la concentrazione di terra agricola, e per facilitare l’accesso alla terra per i piccoli contadini e per i nuovi operatori in agricoltura. Alcune delle principali richieste delle organizzazioni contadine e della società civile presenti nel rapporto sono:

  • Che il Parlamento Europeo chieda alla Commissione di adottare raccomandazioni e principi guida sulla governance della terra che siano basati sulle Linee guida delle Nazioni Unite sulla gestione responsabile della terra, della pesca e delle foreste (VGGT), unanimemente approvate dal Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare.
  • L’istituzione di un Osservatorio della Terra che monitori le transazioni fondiarie. Un Osservatorio centrale europeo servirebbe a raccogliere i dati e le informazioni essenziali sul livello di concentrazione di terra agricola. I principali compiti dell’osservatorio implicherebbero: registrare i prezzi delle terre e il comportamento del mercato; osservare la perdita della terra agricola conseguente ai cambiamenti nell’uso della terra, negli andamenti della fertilità del suolo e nell’erosione del suolo
  • Il riconoscimento che la Politica Agricola Comune (PAC) e altre aree di politica europea favoriscono l’intensificazione della concentrazione di terra in Europa. Per rispondere a questo, una Task Force di alto livello dovrà esaminare l’impatto delle politiche dell’UE sulla concentrazione della terra.
  • Il riconoscimento dell’accaparramento di terre come fenomeno che si sta verificando all’interno dell’UE.

Nonostante le grandi aziende agricole rappresentino solo il 3 percento del numero totale di aziende, esse controllano il 52 percento di tutta la terra coltivata. Il Parlamento Europeo ora ha riconosciuto il fatto che è tempo di ridirigere le politiche fondiarie europee e nazionali al fine di prevenire la speculazione sulla terra e di supportare l’agricoltura contadina. Da ciò deriverà maggior occupazione nelle campagne e un uso più equo delle terre agricole europee per fornire cibo nutriente, e salutare e che sia disponibile per tutti, anche per coloro che sono più colpiti dalle crisi economiche prolungate” afferma Antonio Onorati, membro del Comitato di Coordinamento di ECVC.

Malgrado siano i principali agenti della produzione alimentare nell’UE, i contadini e i piccoli e medi agricoltori vengono sempre di più scacciati dalla loro terra a causa degli accaparramenti dei terreni e dell’intensificazione della loro concentrazione in tutta Europa. L’assenza di una chiara regolamentazione che prevenga la speculazione fondiaria a livello europeo ha ulteriormente aggravato il problema.
Il Rapporto di Iniziativa (INI report) votato oggi è il frutto della forte e ampia alleanza dei movimenti sociali europei e dei collettivi di base, in collaborazione con alcuni Membri del Parlamento Europeo e delle organizzazioni della società civile. Il rapporto costituisce un traguardo, ma allo stesso tempo anche un punto di partenza per la società civile per spingere la Commissione a proporre cambiamenti legislativi per una governance della terra più giusta e per muoversi verso delle linee-guida comuni europee che portino ad un governo responsabile della terra agricola.
Le nostre organizzazioni continueranno a sollecitare la Commissione Europea e gli Stati membri UE a cambiare la loro politica sulla terra in direzione di un sistema di gestione più equo, basato sulle Linee guida delle Nazioni Unite sulla gestione responsabile della terra, della pesca e delle foreste” sostiene Geneviève Savigny, membro del Comitato di Coordinamento di ECVC.

Per maggiori informazioni su come siamo giunti fin qui, è possibile consultare il toolkit di ECVC sull'accaparramento di e l'accesso alla terra in Europa (disponibile in Inglese, Francese e Spagnolo).

Qui la versione finale del report.