Ouagadougou: concluso il workshop sui poli agricoli in Africa Occidentale
21 dicembre 2016 - Dal 15 al 17 dicembre scorsi, Ouagadougou ha ospitato un'importante incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni contadine dell'Africa Occidentale, per confrontarsi ed approfondire quella ormai è diventata quasi una "moda" nella regione: i poli agricoli. Anche Terra Nuova ha partecipato all'atelier, come sempre per dare supporto all'agricoltura familiare per la sovranità alimentare.
Scrive la rivista LeFaso.net: "Per rafforzare lo sviluppo, i governi di questi paesi hanno messo su dei poli di crescita nel quali sarà promossa l'agroindustria. Solo che questa agroindustria mina e ignora l'agricoltura familiare, che invece è responsabile dei più importanti investimenti" e, secondo i dati FAO, fornisce il 70% del cibo ai mercati nazionali.
Secondo le organizzazioni contadine, i poli di crescita agricola presentano già degli effetti negativi e dei rischi, sia per le popolazioni che per l'ambiente: dall'accaparramento di terre da parte dei promotori dell'agroindustria, all'aggravarsi dell'insicurezza alimentare e nutrizionale, fino alla nascita di conflitti fra gli agricoltori stessi.
Secondo i contadini della regione, "l'agricoltura familiare deve diventare il vero motore della sovranità e della sicurezza alimentare e nutrizionale dei paesi della regione." Nelle raccomandazioni indirizzate ai governi da parte delle organizzazioni contadine, essi chiedono di "rinunciare allo sviluppo dei poli di crescita agricola che favoriscono l'agroindustria a discapito dell'agricoltura familiare, in particolare grazie alle esenzioni fiscali, tariffarie e doganali".
Appare necessario, quindi, che i governi spostino gli investimenti verso l'agricoltura familiare, le pratiche agro-ecologiche e lo sviluppo di perimetri irrigati destinati a questo tipo di agricoltura.
Sempre sulla rivista LeFaso.net si legge, in un'intervista a Bassiaka Dao, presidente della Confédération paysanne du Faso (CPF), "Nessun paese si è sviluppato senza aver realizzato la propria autosufficienza alimentare. La storia dell'antica Roma ci insegna che è proprio riuscendo a sbarrare la strada all'approvvigionamento di Roma, che i suoi nemici ne hanno provocato la caduta. Adesso è il momento per i nostri governi di lavorare in questo senso, se vogliamo andare verso lo sviluppo".
Qui sotto pubblichiamo un video (in francese) prodotto nell'ambito della campagna "Tous trompés!", che mostra un caso concreto, ovvero il progetto "Bagrépole" in Burkina Faso, finanziato dalla Banca Mondiale per sviluppare l'agricoltura locale, ben lontano dal beneficiare realmente i piccoli produttori.