Oceani: il nostro sostegno ad una gestione sostenibile delle risorse naturali

Nella Giornata Mondiale degli Oceani, continuiamo a difendere la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali. In particolare in Perù, dove Terra Nuova sta portando avanti un importante progetto nelle isole Chincha e Ballestas, appoggiamo il settore del turismo con piccole imprese locali e la pesca artigianale, messa sempre più in difficoltà dalla pesca industriale, che ha effetti devastanti anche sugli ecosistemi marini.

8 giugno 2018 - Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, istituita dall’Onu l’8 giugno 1992 con l’obiettivo di festeggiare ed evidenziare l’importanza di questo inestimabile patrimonio.

Anche Terra Nuova si unisce a queste celebrazioni per sensibilizzare sull’importanza degli ecosistemi marini, custodi di una ricchissima biodiversità e fondamentali per regolare il clima sulla terra.

Da sempre nei nostri interventi prevediamo azioni di conservazione/gestione sostenibile delle risorse naturali, soprattutto nei paesi più a rischio e con alta biodiversità biologica. Lo scorso anno, abbiamo avviato insieme alla Universidad Garcilaso de la Vega di Ica, un progetto nell’area protetta delle isole Ballestas e Chincha, nella costa centrale del Perù, e nella fascia limitrofa.  

Il progetto intende appoggiare il Servizio Nazionale di Aree Naturali Protette (SERNANP), organismo del Ministero dell’Ambiente, e opera dal luglio 2017 con un equipe interdisciplinare di specialisti per migliorare la gestione di una delle aree marine protette più turistiche del paese: le isole Ballestas e Chincha, una riserva marina costituita da sei isole nell’Oceano Pacifico. Le isole sono rifugio di molte specie animali come pinguino di Humboldt, otaria, cormorano guanay (famoso per i suoi preziosi escrementi) ma anche di molte specie marine, come crostacei, molluschi e pesci, un vero e proprio tesoro naturalistico e anche gastronomico alimentato, grazie anche alla Corrente di Humboldt, da un ricchissimo plancton.

Non è un caso che questa parte di Oceano sia una meta turistica famosa, ma anche zona privilegiata dall’industria peschiera nazionale e internazionale e della pesca artigianale. Questo settore è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e contribuisce con un 1.61% al PIL del Perù, destinato per un 76% al consumo umano indiretto e per il 24% a quello diretto. Il settore registra una media di 44000 pescatori tra lavoratori e armatori di imbarcazioni artigianali e industriali.

La pesca artigianale, come molti anni fa anche se in una dimensione ridotta, sopravvive grazie all’abbondanza di questo pescoso Oceano. Molte famiglie della fascia adiacente all’area naturale protetta, vivono di pesca artigianale, che ancora resiste nonostante la depredazione dei mari realizzata dalle imbarcazioni di pesca industriale che alimentano le fabbriche della farina di pesce e del pesce in scatola. Le grandi industrie fanno la parte da leone anche in questa zona del paese, ma molti pescatori artigianali continuano a fare il proprio mestiere con i pochi mezzi e una burocrazia statale ogni giorno più complicata e che non li favorisce.

Ci raccontano gli stessi pescatori artigianali e le loro mogli che il mare ha ridotto i suoi frutti e che l’abbondanza che esisteva anni fa è già scomparsa… Il moltiplicarsi delle imbarcazioni industriali e delle persone che si dedicano a questo settore, l’aumento dell’inquinamento delle acque e dei rifiuti, l’emigrazione verso la costa di popolazione della zona andina che ha provocato la crescita di insediamenti che una volta erano solo piccoli villaggi di pescatori: la pesca artigianale fatica a resistere ed è un settore sempre più informale e competitivo in cui si vive alla giornata cercando di arrivare a portare a casa qualcosa ogni giorno. Il rapporto dei pescatori artigianali con l’oceano è vitale e ancestrale allo stesso tempo; si considerano gli ultimi difensori del mare e considerano la pesca industriale la responsabile del deterioramento progressivo degli ecosistemi marino-costieri.

Il progetto di Terra Nuova appoggia con azioni mirate il settore del turismo, soprattutto quello delle piccole imprese locali e famigliari, e della pesca artigianale che sono usuari diretti di questa area naturale protetta. Attraverso la sensibilizzazione e diffusione della legalità e la lotta contro l’informalità, con attività di formazione e informazioni anche sulle dinamiche ecologiche ed i tempi di rigenerazione del patrimonio naturale, cercando di rendere compatibili le attività economiche di pesca e turismo con l’area protetta. Altro settore dove lavora sono le scuole dove si fa educazione ambientale a giovani studenti parlando soprattutto del riciclo della plastica e dell’importanza di non riempire il mare di questo rifiuto che poi viene ingerito da molti animali tra cui i pesci che si mangiano e si vendono.

Oggi più che mai, continuiamo a sostenere le lotte per difendere gli oceani, fonte di vita per tutto il genere umano,  e un diverso modello di produzione che sia sostenibile con l’ambiente.