Nuovi OGM: ECVC denuncia le menzogne dell’industria sementiera

11 aprile 2017 - Da un comunicato stampa del Coordinamento Europeo di Via Campesina.

Mentre erano riuniti a Roma in occasione della loro Assemblea generale, i/le delegati/e delle organizzazioni membro del Coordinamento Europeo Via Campesina (ECVC) hanno preso posizione per denunciare le menzogne diffuse dalle imprese di biotecnologie riguardo alle nuove tecniche di modificazione genetica da loro definite “NBT”, l’acronimo di “New Breeding Techniques” (nuove Tecniche di Selezione).
“Le industrie sostengono che le sementi e gli animali ottenuti attraverso le “New Breeding Techniques” non siano degli OGM. Tentano così di creare confusione approfittando delle lacune della regolamentazione europea che non ha potuto prendere in considerazione, essendo stata redatta nel 1990, le tecniche attuali che all’epoca non esistevano”, si legge nella mozione adottata dall’Assemblea Generale. Guy Kastler, membro di Confédération Paysanne, il sindacato agricolo francese che ha presentato la mozione, ha aggiunto: “Le menzogne delle industrie sementiere sulla vera natura di queste nuove tecniche OGM tendono a cancellare qualunque informazione disponibile ai contadini e ai consumatori sulla presenza di OGM, forzandoli in questo modo a coltivare, allevare e a mangiare degli OGM contro la loro volontà”.

Un’analisi scientifica, e non più di ordine giuridico, sull’interpretazione delle NBT a fronte della
regolamentazione europea in materia di OGM dovrà essere presentata molto a breve dal Meccanismo di consulenza scientifica implementato dalla Commissione Europea. ECVC e una serie di altre organizzazioni della società civile di tutta Europa hanno già espresso l’anno scorso la loro viva preoccupazione riguardo questa questione in un documento di posizione congiunto. Nei mesi a venire ECVC darà dunque prova di stretta vigilanza del processo in corso presso la Commissione europea e la Corte europea di giustizia. ECVC è pronto ad agire nel caso in cui i verdetti dovessero minacciare i diritti dei contadini e dei consumatori di rifiutare gli OGM.

Per leggere la mozione completa dell’Assemblea generale di ECVC cliccare qui

Contatto : Ramona Duminicioiu (membro del comitato di coordinamento di ECVC) ‐ ramona@ecoruralis.ro ; +40 746 337 022


Mozione adottata dall’Assemblea generale ECVC, riunita in Roma il 24 Marzo 2017

ECVC denuncia con forza le menzogne diffuse dalle industrie sementiere con l’obiettivo di:

  • cancellare qualunque informazione disponibile ai contadini e ai consumatori sulla presenza di OGM, forzandoli così a coltivare, selezionare e a mangiare degli OGM contro la loro volontà.
  • legalizzare la “biopirateria” derivata dalla registrazione di questi OGM nascosti, che vorrebbe riguardare anche varietà selezionate dai contadini o sementi e razze tradizionali

Le industrie sostengono che le sementi e gli animali ottenuti attraverso le “New Breeding Techniques” non siano degli OGM. Tentano così di creare confusione approfittando della debolezza della regolamentazione europea che non poteva prendere in considerazione le tecniche attuali che non esistevano quando è stata redatta nel 1990.
Per raggiungere questo obiettivo, l’industria si basa su un'eccezione che esclude gli organismi geneticamente modificati derivanti da mutagenesi dall’applicazione della normativa europea sugli OGM. Dal 1990, questa eccezione è stata applicata agli OGM non registrabili derivanti da mutagenesi chimica o dall’esposizione a radiazioni di intere piante o semi. Ma a seguito della ratifica del Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza, questa eccezione non dovrebbe applicarsi agli OGM registrati derivanti da mutagenesi o da altre New Breeding Techniques applicate in vitro, in laboratorio, su cellule animali o vegetali.
La Commissione europea ha creato un comitato di esperti il cui compito è quello, avallato da oscure
controversie “scientifiche”, di soffocare il dibattito legale sul diritto di contadini e consumatori di rifiutare gli OGM. La Commissione europea utilizzerà le conclusioni di questo comitato per organizzare un “dibattito pubblico” sui nuovi OGM nel 2017.
Mentre il Protocollo di Cartagena e il Codex Alimentarius dell’OCSE definiscono i prodotti derivanti dalle New Breeding Techniques come organismi geneticamente modificati che necessitano di essere legalmente trattati come tali, la Commissione europea sta cercando di creare l’illusione di un assenso pubblico per bypassarne la regolamentazione.
L’Assemblea generale ECVC, riunita in Roma il 23 Marzo 2017, ha perciò deciso di prendere posizione contro queste menzogne diffuse dalle industrie, e di supportare al contrario la stretta applicazione delle norme che regolano gli OGM a tutte le piante, gli animali e i microrganismi derivati da modificazioni genetiche in vitro.

Foto | @CameliaTWU via Flickr