Land Grabbing: Critiche e proteste contro Socfin/Bolloré in Africa e in Europa
8 giugno 2016 - La scorsa settimana, diverse manifestazioni si sono svolte contemporaneamente in Camerun, Costa d'Avorio, Liberia, Sierra Leone e Francia, a Parigi, dove un’assemblea degli azionisti del gruppo Socfin/Bolloré, stava avendo luogo.
Sono migliaia i contadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case per l’impatto delle attività del gruppo Socfin/Bolloré. E questo nonostante gli impegni presi dalla nota azienda tra il 2013 e il 2014 per la risoluzione dei conflitti con le comunità locali. Stando ai contratti siglati con le comunità locali, infatti, il gruppo avrebbe dovuto garantire il mantenimento di almeno 150 ettari di terra, incolta e libera, a tutto beneficio delle popolazioni rurali, nelle zone limitrofe alle loro piantagioni. Inoltre, sarebbe dovuto essere garantito l’ascolto delle popolazioni implicate.
Nulla di tutto ciò è accaduto. Al contrario, le piantagioni di palma da olio sono aumentate di oltre il 29% sbarrando la strada ai gruppi di pastori e contadini, in totale assenza di una qualsiasi forma di regolamentazione.
Vincent Bollorè e i dirigenti del gruppo al momento sembra continuino a fare orecchie da mercante rifiutando il confronto con altri che non siano rappresentanti delle istituzioni pubbliche e non riconoscendo le associazioni in cui le comunità locali si sono riunite (in particolare l’Alliance Internationale des Communautés riveraines des piantagioni Socfin Bolloré) .
Le comunità, tuttavia, non intendono cedere e promettono di manifestare fino a quando non avranno ottenuto il giusto risarcimento e l’accesso all’acqua e alla terra.
Foto | Farmlandgrab