La visita del presidente Piero Confalonieri al nuovo progetto nelle Isole Chincha e Ballestas
Difendere ecosistemi unici al mondo e far sì che la popolazione locale ne sia protagonista attiva e possa garantire per sè una vita dignitosa: questi gli obiettivi del nuovo progetto di Terra Nuova in Perù, nelle isole Chincha e Ballestas, recentemente visitato dal presidente Piero Confalonieri, il quale ha incontrato tutti coloro che insieme collaborano alla sua realizzazione, dalle équipe tecniche alle organizzazioni locali, come anche i partner e le autorità.
8 novembre 2017 - "Pescatori artigianali che fanno ogni notte più fatica a trovare il pesce in quello che era un oceano pescoso, donne che gestiscono piccoli ristorantini lungo la spiaggia, alunni delle scuole che guardano il mare mentre ascoltano la maestra parlare di patria e grammatica, autorità locali che non hanno risorse e conoscenze per gestire l'intreccio tra povertà, aree protette, grandi interessi economici..." Con queste parole Piero Confalonieri, presidente di Terra Nuova, ha raccontato la situazione da cui è partito, pochi mesi fa, un nuovo progetto in Perù, nelle isole Ballestas e Chincha e nelle zone costiere limitrofe, e che ha visitato recentemente. Un nuovo passo per contribuire, insieme all'Università di Ica (UNICA) con cui siamo in consorzio, alla preservazione degli ecosistemi marino-costieri e della loro biodiversità, in un Paese in cui la nostra organizzazione è presente da decenni.
Nella sua visita, il presidente ha avuto modo di partecipare ed organizzare differenti attività, per conoscere lo stato di avanzamento del progetto: da incontro con la squadra tecnica multidisciplinare che porta avanti l'iniziativa, al ricevimento ufficiale di un riconoscimento, da parte della Facoltà di Biologia della UNICA, per il lavoro e l'impegno di Terra Nuova nello sviluppare questo progetto. Durante questa occasione, Piero Confalonieri ha donato un importante numero di pubblicazioni all'Università stessa.
A Paracas, sono stati organizzati incontri anche con i rappresentanti delle organizzazioni sociali della zona, come il Collettivo Organizzato per lo Sviluppo dello Sviluppo Sostenibile di Paracas (ADESOSPA) o il Comitato delle mogli dell'Associazione Sindacato di Pescatori Artigianali di San Andrés (ASPADSA).
Nelle isole Ballestas, è stata fatta una visita di controllo e vigilanza della squadra tenica, insieme a funzionari di altre istituzioni pubbliche come la DIREPRO (Direccion Regional Produccion) e IMARPE (Instituto del Mar del Perù).
"Quello che vogliamo, con questo progetto, è sviluppare attività che permettano di garantire alla popolazione residente una vita dignitosa, e quindi poterla avere a fianco come un alleato per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali" commenta Confalonieri. "E' ovvio infatti che contrapporre conservazione ambientale e sviluppo locale, pensare quindi a una protezione assoluta delle risorse impedendo alla popolazione di avere dei benefici, sempre che si rispettino le soglie di riproduzione delle specie, diventa un braccio-di ferro inconcludente e suicida per tutti. Per noi la popolazione locale è sempre al centro di ogni intervento".