L'identità nei nomi Wampis: un "tesoro" racchiuso in un'importante pubblicazione
In alcune zone del Perù, la popolazione indigena risulta ancora indocumentata, non iscritta nei registri dell'anagrafe. Ma un importante lavoro di Terra Nuova portato avanti qualche anno fa, ha permesso una decisa svolta a questo fenomeno, promuovendo la possibilità di ottenere un documento d'identità e soprattutto la creazione di un registro culturalmente rispettoso e gratuito. Questo processo è stato raccontato in un libro, "Tesoro de nombres Wampis", presentato a Lima il 5 agosto scorso.
8 agosto 2017 - Nelle regioni andine e amazzoniche peruviane, dove parte della popolazione continua ad essere indocumentata e a non possedere un documento nazionale di identificazione (DNI) o un altro documento analogo, Terra Nuova ha lavorato e continua a lavorare per rispondere a questa importante necessità. Infatti, come si evince dal progetto "Identità e cittadinanza: esercizio di diritti nella sierra e nella selva peruviane" sviluppato tra il 2010 e il 2012, non avere documenti rafforza la violazione del diritto al nome e all'identità per questa importante fascia di popolazione: vivere in aree rurali e lontane dai centri urbani, essere indigeni, non avere un reddito costante e sufficiente, essere una donna, rappresentano una condizione che aumenta notevolmente le possibilità di non ricevere i documenti di identità e quindi di non potere esercitare il diritto di voto, di non poter accedere a cure mediche e nemmeno avere la possibilità di iscriversi a istituti scolastici, né essere impiegati in enti o uffici pubblici o esercitare cariche politiche.
Il lavoro svolto da Terra Nuova e gli altri partner di questa importante iniziativa, è stato, tra gli altri, quello di migliorare le opportunità di accesso ai registri anagrafici e di far sì che questi potessero essere culturalmente rispettosi, gratuiti e con il minor onere possibile per le popolazioni indigenere. Si è lavorato, quindi, anche con le autorità ed i funzionari incaricati, privati e statali, per ampliarne le competenze.
E' da questo importante lavoro e processo, che è nato il libro "Tesoro de nombres Wampis" su iniziativa dell'Anagrafe peruviana (Registro Nazionale di Identificazione e Stato Civile - RENIEC), riproposto in una seconda edizione, e presentato pochi giorni fa alla Fiera Internazionale del Libro di Lima.
Il testo ha l'obiettivo di promuovere l'uso dei nomi in lingua originaria come elemento indispensabile per l'identità delle persone e di essere un materiale di consultazione per i registri civili. Inoltre il libro costituisce un vero e proprio studio antropologico dei nomi wampis: affronta cioè aspetti del contesto, storici, culturali e linguistici propri del popolo wampis.
Durante la cerimonia di presentazione, il 5 agosto scorso, il rappresentante di Terra Nuova in Perù, Carlo Prodezza, ha affermato che "il riconoscimento dei nomi e della cultura Wampis è il punto di partenza affinché le persone di questa etnia riconoscano ed esercitino i propri diritti e possano stimolare lo sviluppo del proprio popolo".
Tra i relatori, anche il professore wampis Máximo Noningo, il qualche ha ricordato il lavoro congiunto che è stato realizzato da Terra Nuova nelle comunità della provincia di Condorcanqui, nella regione amazzonica, ed ha detto di sentirsi orgoglioso per il fatto che il RENIEC abbia riconosciuto e preso in carico i nome di origine wampis.
Infine, il Garante della Resistuzione dell'Identità e dell'Appoggio Sociale del RENIEC, Carlos Reyna, ha enfatizzato come con questo tipo di iniziative, la sua istituzione cerchi di preservare l'identità culturale dei popoli originari del Perù, promuovendo l'uso dei nomi nella propria lingua come elemento indispensabile per l'identità delle persone.
(Per il comunicato originale in spagnolo, ed il video della presentazione, si rimanda al sito di Terra Nuova Perù, qui)