I pastori sotto attacco in Africa Orientale

Siamo sicuri che i parchi naturali, le aree protette, il turismo, siano sempre positivi per un Paese? In Africa Orientale, il cambio di destinazione d'uso delle terre, prima utilizzate dai pastori e poi "riservate" a queste ed altre attività, sta mettendo a dura prova la vita e il lavoro dei pastori. Ne parla CELEP nel nuovo documento sul "pastoralismo sostenibile".

24 luglio 2018 - In Africa Orientale, il pastoralismo è minacciato da diversi trend nell'utilizzo della terra: espansione dei terreni coltivabili, pascoli recintati, attività di conservazione, turismo, estrazione delle risorse naturali. 

CELEP (la coalizione delle lobby europee per il pastoralismo in Africa Orientale) ha appena pubblicato un nuovo policy brief (liberamente scaricabile) dal titolo “Sustainable pastoralism and land-use change in the East African drylands” ("Pastoralismo sostenibile e cambio di destinazione d'uso della terra nelle terre aride dell'Africa Orientale"), che esamina come questi cambiamenti nell'uso della terra abbiano un impatto negativo sulle vite e il lavoro dei pastori. Nel documento, si leggono raccomandazioni per entrare in azione, inclusa la formalizzazione di diritti nell'uso della terra e il miglioramento della governance delle terre da pascolo. 

"Noi, la Coalizione delle Lobby europee per il Pastoralismo in Africa Orientale, crediamo che il pastoralismo sia essenziale per uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile a lungo termine nelle terre aride dell'Africa Orientale. Gli attuali processi di cambiamento dell'uso della terra stanno minacciando il pastoralismo attraverso l'espansione delle terre coltivabili nelle zone aride, i parchi naturali ed altre aree protette, il turimo e l'estrazione di risorse minerarie come il petrolio. Per questo, chiediamo con urgenza che aree strategiche per il pascolo vengano identificate e protette, che l'uso molteplice della terra venga avviato ma con una pianificazione appropriata e uno statuto fondiario, e che la valutazione d'impatto sia portata avanti per tutti gli investimenti e sia basata sul Principio di Consenso Libero, Previo e Informato".


Foto: Uno sposo con il suo migliore amico a Laisamis, nel Nord del Kenya, di fronte al villaggio, mentre prepara il proprio matrimonio durante la stagione delle piogge. ©Petra Dilthey, ethno e-empowerment (eeem.org)