Gli investimenti privati in agricoltura sono davvero una buona cosa per i Paesi in via di sviluppo?
Cos'ha in comune un'azienda europea che produce zucchero in Tanzania con una contadina indonesiana che vende noci moscate equo solidali sul mercato internazionale attraverso una cooperativa di produttori? Niente. Tuttavia, queste due situazioni illustrano ciò che l'Unione Europea chiama "il ruolo del settore privato per lo sviluppo". Un ruolo che i paesi europei hanno deciso di supportare con politiche e finanze pubbliche. Ma nel mercato globale, chi vince? I grandi o i piccoli?
1 dicembre 2017 - C'è una grande differenza tra delle piccole aziende e delle grandi multinazionali. C'è anche una grande differenza tra finanziare lo sviluppo attraverso agenzie sostenibili e socialmente responsabili e banche o fondi di investimento speculativi globali...
"L'agribusiness europeo può contribuire sostanzialmente alla riduzione della povertà e migliorare i risultati sociali nei Paesi in via di sviluppo", afferma la FAO. Questa è la teoria. La realtà è differente: il 70% dei bisogni alimentari mondiali viene soddisfatto da produttori di piccola scala nei PVS. Questi produttori rappresentano il 90% degli investimenti totali in agricoltura e più dell'80% opera nei mercati alimentari locali e nazionali. Tuttavia, nell'ambito agricolo, le grandi multinazionali e l'agribusiness sono spesso le più coinvolte, come nelle partnership pubblico-privato, portando così enormi sbilanciamenti di potere. I produttori di piccola scala devono passare dall'essere raffigurati come beneficiari o obiettivo delle politiche agricole, ad attori della sicurezza alimentare e protettori della biodiversità.
Il coinvolgimento del settore privato deve essere distinto e contenuto
Così, mentre pensiamo che il settore privato possa contribuire allo sviluppo sostenibile in una miriade di modi diversi, dobbiamo continuare a ricordare a noi stessi che è anche responsabile di evasione delle tasse, lobby contro la regolazione del cambiamento climatico e provocatore di inquinamento e sprechi.
Le 9 raccomandazioni redatte nel nuovo documento pubblicato da Concord "Mixing means and ends. What role for (which) private sector in agriculture and food & nutrition security", e a cui Terra Nuova ha contributo fortemente, mettono di nuovo il Diritto al Cibo al centro degli investimenti del settore privato in agricoltura. Eccole brevemente:
- Riesame delle politiche europee sul settore privato con focus sul Diritto al Cibo
- Il ruolo essenziale degli investimenti pubblici
- Riconoscere l'eterogeneità del settore privato
- Creare un ambiente favorevole per i contadini e le micro, piccole e medie aziende
- Privilegiare i mercati territoriali
- Finanziamenti misti: quando e come?
- Piano di Investimenti Europei Esterni
- Governance e sbilanciamenti di potere
- Diritti umani e diritti fondiari
Il documento è scarcabile (in inglese) qui.