Fermiamo l’accordo di partenariato economico che potrebbe impoverire l’Africa Occidentale!
13 giugno 2016 - Intrapreso dall’UE nel 2000, l’APE dovrebbe promuovere lo sviluppo economico riducendo la povertà nell’Africa occidentale. Invece, le importazioni dei prodotti europei la costringerebbero a rimuovere gran parte delle proprie protezioni commerciali, facendo, in questo modo, gli interessi di una manciata di multinazionali europee a totale detrimento delle popolazioni più vulnerabili dell'Africa occidentale. Nel momento in cui il Parlamento europeo si appresta a votare la ratifica dell'accordo, è urgente agire sostenendo la mobilitazione della società civile dell'Africa occidentale, firmando questa petizione e chiedendo ai membri del Parlamento europeo di votare “no” alla ratifica dell'accordo di partenariato.
Oggi, i Paesi dell'Africa occidentale possono esportare i propri prodotti - senza dover pagare dazi doganali - nel mercato europeo. Cionondimeno, gli Stati dell'Africa occidentale mantengono la possibilità di tassare le importazioni europee.
L'UE, ora,chiede reciprocità: per continuare a beneficiare del trattamento preferenziale sul Vecchio Continente, l’Africa occidentale dovrebbe eliminare le tariffe per l’82% delle importazioni. Questo ricatto è l’"APE".
Una simile liberalizzazione commerciale consentirebbe la libera circolazione della “volpe europea” nel “pollaio africano”, mettendo in concorrenza l'area economica più ricca del pianeta con una delle più povere: solo il 6% dei prodotti dell'Africa occidentale, oggi, è più competitivo di quelli dell’UE! L'economia locale dell’africa occidentale, costituita per lo più da piccole aziende a conduzione familiare, sarebbe messa, così, in grave pericolo.
In Africa occidentale si stanno moltiplicando le iniziative per garantire lo sviluppo delle catene per il "latte locale". L'APE vanificherebbe questi sforzi a causa dell’eliminazione dei dazi sulle importazioni di latte in polvere provenienti dall’Europa, venduti a prezzi estremamente bassi grazie ai sussidi della PAC. Questi dazi sono oggi molto bassi (5%), ma l'APE impedirebbe il loro ripristino e il loro aumento nel prossimo futuro. Tuttavia, grazie alla mobilitazione dei produttori di latte, la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS) ha finalmente riconosciuto nel novembre del 2015 "l'importanza e la necessità di rivedere le politiche tariffarie per il latte in polvere importato", portando l’esempio dell’Africa orientale, dove l'obbligo del 60% di latte in polvere ha consentito di diventare quasi autosufficiente nel settore dei prodotti lattiero-caseari.
Inoltre, dopo 5 anni dall’entrata in vigore dell’accordo, l'Africa occidentale perderebbe 1,3 miliardi di euro come conseguenza dell’annullamento dei dazi all'importazione e 3,2 miliardi dopo un ventennio. La perdita cumulata nel corso dei primi 20 anni sarebbe di 30 miliardi di euro e continuerebbe a salire: un handicap enorme per gli investimenti finalizzati allo sviluppo dell'Africa occidentale, compreso il sostegno alle aziende agricole familiari e contadine.
Se l'APE fosse concluso, l'Africa occidentale non potrebbe più tassare le importazioni di latte in polvere e questo avrebbe come conseguenza la perdita dei mezzi di sussistenza dei produttori africani.
Come sostiene Mamadou Cissokho, Presidente onorario del ROPPA: "Tutti i paesi che si sono sviluppati hanno cominciato creando le condizioni, attraverso la tutela dalle importazioni e solo dopo hanno aperto i propri mercati. Oggi non possiamo aspettarci che sia l'Africa il primo esempio a dimostrare il contrario".
Nell’Africa occidentale, la società civile (organizzazioni agricole, sindacati, ONG ...) si stanno mobilitando per impedire la conclusione di questo accordo.
In Europa, il Parlamento europeo dovrebbe votare sulla sua ratifica nel settembre di quest’anno. È urgente agire e mobilitarsi ora per richiedere un voto contrario all’accordo. Gli europarlamentari hanno un'ultima possibilità per fermare l'APE, che è una minaccia per la sovranità economica ed alimentare dell'Africa occidentale ed è sinonimo di impoverimento per migliaia di famiglie africane.
Partecipa alla mobilitazione della società civile dell'Africa occidentale per chiedere ai parlamentari dell’UE:
- di votare “no” alla ratifica dell'accordo di partenariato economico tra l'Europa e l'Africa occidentale,
- per mantenere la libertà di accesso dei prodotti africani sul mercato europeo, senza reciprocità.
Per aderire alla petizione inviare una mail : f.millot@peuples-solidaires.org
Per saperne di più:
APE : un Accord au Profit de l’Europe? ;
SOL, L'Accord de Partenariat Economique Afrique de l'Ouest-UE: un accord perdant-perdant.
Foto | Actu24