Come Berta Caceres: Assassinata un'altra attivista del Copinh in Honduras

8 luglio 2016 - Un’altra attivista per i diritti delle comunità indigene e dell’ambiente è stata assassinata. Anche lei come Bertha Caceres era legata al COPINH, anche lei era una donna ed era honduregna. Come sottolinea el Pais, oggi “l’Honduras è un campo di morte per gli ambientalisti”.

Nei pressi di una discarica a 100 km da Tegucigalpa, dopo essere stata rapita il giorno precedente, è stata trovata Lesbia Urquia Yanet, 49 anni, ormai morta. Uccisa da un colpo di machete. Nessun testimone, nessuno squarcio, al momento, in questo orribile delitto.  Ciò che è noto, è che stava lottando, come la Caceres, contro lo stesso progetto idroelettrico Agua Zarca e contro altri, similari.

Secondo fonti governative, la causa dell’omicidio potrebbe essere legata a una disputa familiare o a un’estorsione. Ma nessuno ci crede. Soprattutto quanti la conoscevano.

I rappresentanti del COPINH, in particolare, sottolineano che questo omicidio è avvenuto subito dopo le riunioni relative all'approvazione del disegno di legge che dovrebbe regolare il meccanismo di consultazione cui hanno diritto le comunità indigene, secondo quanto stabilito dalla Convenzione 169 dell’Organizzazione  Internazionale del lavoro sui popoli indigeni e tribali.

"Questo omicidio avviene a 4 mesi di distanza dall'assassinio della nostro collega e leader, Berta Isabel Caceres Flores, e conferma l'attuazione di un piano volto a far sparire quanti lottano per la difesa dei beni comuni della natura, organizzati nel COPINH ", si legge in un comunicato diramato dall’associazione. E che aggiunge: "La morte di Lesbia Yaneth è un femminicidio che cerca di mettere a tacere le voci delle donne che coraggiosamente difendono i loro diritti nei confronti di un sistema patriarcale, razzista e capitalistico, che si avvicina sempre più alla distruzione del nostro pianeta."

Foto | @Servindi