Chi c'è dietro la Senhuile?

10 gennaio 2014 - Il controverso caso della Sehuile-Senethanol era già stato sollevato, qualche tempo fa, da Terra Nuova e Crocevia nell'ambito della campagna "Europafrica". L'azienda - a partecipazione italiana - appare quanto mai decisa a non fare marcia indietro. Nonostante, le comunità di Gnith, in Senegal, abbiano espresso più volte la loro più netta avversione al progetto. 

“Questo progetto ha deluso le attese delle popolazioni locali, dal momento che non è stato rispettato nessun impegno preso dall’azienda”, ha detto il presidente della commissione demaniale dell’area, Alassane Diop, durante un’intervista rilasciata a giornalisti senegalesi. “Pochissimi posti di lavoro creati, militarizzazione del territorio, un incidente che ha causato la morte di due ragazzi, danni per i pascoli e nessuno dei benefici previsti” .

Oggi, Re:Common, GRAIN ed il Cadre de Refléxion et d’Action sur le Foncier au Sénégal (CRAFS) hanno condotto un’indagine congiunta per svelare la complessa rete di interessi che si nascondono dietro il progetto.

Il rapporto redatto da Re:Common, GRAIN e CRAFS sul caso può essere letto e scaricato qui