Carovana dell'Africa Occidentale: La Dichiarazione di Ouagadougou sui semi

7 marzo 2016 - Lo scorso 3 marzo, in occasione della partenza della Carovana dell’Africa occidentale per la terra, l’acqua e i semi, si è svolto un incontro a Ouagadougou sul tema dei semi contadini al termine del quale è stata redatta la Dichiarazione che sarà condivisa nel corso di tutte le tappe e che traduciamo di seguito:

“Noi, contadini e contadine, piccoli produttori e piccole produttrici di semi e responsabili delle ONG del Burkina Faso e  del Mali, partecipanti all’incontro sui semi contadini organizzato a Ouagadougou il 3 marzo 2016 in collaborazione con le ONG belga Autre Terre e Solidagro, sosteniamo la valorizzazione dei semi contadini per la sovranità alimentare. Questi ultimi, infatti, sono uno dei  pilastri dell’agro ecologia in grado di garantire una sana e sostenibile produzione che salvaguarderà la biodiversità e il sapere comune. Le risorse genetiche in mano ai contadini sono d'origine vegetale, animale o frutto della biodiversità non coltivata. Sono riproducibili. Garantiscono l’indipendenza e l’autonomia dei produttori e delle produttrici nell’agro-ecologia per la sovranità alimentare.

All’unanimità, i partecipanti sostengono «il diritto alla acqua, alla terra e ai semi contadini, una lotta comune!», intrapresa dalla Carovana della Convergenza Globale delle lotte per la terra, l’acqua e i semi il cui obiettivo è informare e influenzare i decisori per fare in modo che adottino e a facciano applicare legislazioni sulla terra, l’acqua, i semi e tutte le altre risorse naturali, in modo che siano di beneficio per i popoli e non per le elites e gli investitori stranieri.

Noi, comunità contadine, disponiamo di innumerevoli varietà di semi adattati ai nostri sistemi agricoli e alimentari, selezionate e utilizzate attraverso i millenni.

La diversità dei nostri semi contadini – che garantisce le pratiche agro ecologiche che ci nutrono e sostengono la nostra sovranità alimentare – è minacciata dall’invasione progressiva di semi industriali favoriti da leggi nazionali e sub-regionali sul commercio e i semi. In effetti, i sistemi di catalogazione e di certificazione tutelano le varietà commerciali depurate, ibridi F1, moltiplicate con prodotti chimici. Questo sistema obbliga i contadini a riacquistare i loro semi ogni 2 o 3 anni, escludendo poco a poco le varietà tradizionali, locali e contadine. Questi semi commerciali sono promossi principalmente dalle compagnie internazionali di sementi con il sostegno degli Stati africani attraverso L’Unione Africana, Il Nuovo Partenariato per lo sviluppo dell’Africa (NEPAD) e il Programma Dettagliato di sviluppo dell’Agricoltura Africana (PDDAA).

In questo modo, autorizzando colture alimentari OGM come il sorgo o il fagiolo dall’occhio, rischiamo di vedere i nostri semi contaminati, mentre i rischi sanitari, ambientali, economici e sociali non sono valutati. Con i sistemi del diritto di proprietà intellettuale che favoriscono gli interessi dell’industria, la nostra diversità agricola e naturale è preda dell’accaparramento delle varietà o dei geni attraverso i certificati d’ottenimento vegetale e i brevetti promossi dall’Organizzazione Africana della Proprietà Intellettuale (OAPI). Questo sviluppo di varietà commerciali private si costruisce sulla base delle nostre varietà e dei nostri geni raccolti nei nostri campi e nelle nostre comunità dalla ricerca pubblica e privata.

Pertanto, i nostri governi hanno ratificato il TIRPAA (Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per L’Alimentazione e l’Agricoltura). Noi chiediamo loro di applicare gli articoli 5, 6 e 9 che impongono l’obbligo di attuazione di politiche favorevoli all’uso sostenibile della biodiversità mantenuta dalle comunità e di riconoscere il diritto degli agricoltori a conservare, utilizzare, scambiare e vendere le loro sementi.

E’ fondamentale salvaguardare e valorizzare i semi contadini:

Il  seme contadino d’origine vegetale e animale è la fonte della diversità e dell’autonomia. La diversità genetica, la diversità dei territori e la diversità delle pratiche culturali e le conoscenze delle comunità hanno consentito, dalla notte dei tempi, l’ottenimento delle migliori varietà e razze, capaci di adattarsi ad ogni luogo e ad ogni contesto, espressione viva di cultura e in funzione dell’uso finale del prodotto. Sono loro i garanti dell’evoluzione delle specie viventi, condicio sine qua non della vita sulla terra.

I semi contadini non sono né omogenei né stabili. Varietà, popolazione, ... evolvono con la vita. La sua dinamica la fa corrispondere meglio e con più aderenza ai bisogni d’una agricoltura diversificata ed agro ecologica, offrendo la qualità e la diversità dei prodotti e garantendo alimenti dal forte valore nutrizionale.

I semi contadini sono riproducibili. Le comunità contadine rinnovano i semi a partire della loro raccolta, secondo pratiche ancestrali. Per riprodurli e preservarli:

  • Le comunità contadine sono professionali nella produzione, nella preservazione, nella conservazione e nella moltiplicazione dei semi contadini; 
  • Le comunità contadine sviluppano e organizzano reti che si autoalimentano, dinamiche e con una forte legame con la base;
  • Le comunità contadine organizzano e sviluppano alleanze transfrontaliere e transcontinentali per condividere le loro ricchezze, il loro sapere e le pratiche agricole in maniera autonoma difendendo i loro diritti. A livello regionale, le nostre organizzazioni si ritrovano nell’ambito del quadro di concertazione Comité Ouest Africain des Semences Paysannes (COASP), per condividere le nostre conoscenze, scambiate i semi e difendere i nostri diritti.

Non esiste alcuna sovranità alimentare senza i semi contadini! Difendiamo la nostra diversità agricola e i nostri diritti!

I partecipanti.

Le strutture rappresentate:

- CNABio (Conseil National de l’Agriculture Biologique) (Burkina Faso)
- AMUS (Association les Mains Unies du Sahel) (Burkina Faso)
- APN (Association pour la Protection de la Nature au Sahel) (Burkina Faso)
- ASMADE (Association Son gui Manégré/Aide au Développement endogène (Burkina Faso)
- Association Baobab (Burkina Faso)
- Association Béo-Neeré (Burkina Faso)
- APAD Sanguié (association pour la Promotion d’une Agriculture Durable) (Burkina Faso)
- ONG APIL (Action pour la Promotion des Initiatives Locales) (Burkina Faso)
- ASK Donsin (Association Song Koadba Donsin) (Burkina Faso)
- ATAD (Alliance Technique d’Assistance au Développement (Burkina Faso)
- Association Pag-la-Yiri (Burkina Faso)
- APEDR (Association Pour la Protection de l’Environnement et le Développement Rural) (Burkina Faso)
- AIDMR (association Inter Zone pour le Développement en Milieu Rural) (Burkina Faso)
- Caritas Mopti (Mali)
- UGM (Union des Groupements maraichers de Gao) (Mali)
- ARAFD (Association Recherche - Action Femmes et Développement) (Mali)
- GAAS – Mali (Groupe d’Animation Action au Sahel - Mali) (Mali)
- ONG Tassaght (Mali)
- ODI Sahel (Organisation pour un Développement Intégré au Sahel) (Mali)
- ONG Autre Terre (Burkina Faso – Mali)
- ONG Solidagro (Burkina Faso – Mali)

La versione in francese della Dichiarazione è disponibile qui.