Bolivia: quarto mandato presidenziale per Evo Morales?
25 febbraio 2016 - Per la prima volta dal 2006, quando è stato eletto alla presidenza della repubblica, Evo Morales ha subito in questi giorni una pesante sconfitta elettorale. I risultati definitivi del referendum svolto nel fine settimana indicano che il 51,3% dei boliviani ha detto no alla proposta di cambiare la costituzione e permettere la sua rielezione nel 2019, mentre il sì ha ottenuto il 48,7%.
Si potrà dire che Evo ha perso ‘di misura’, ma ciò non basta: in termini di legge non potrà ricandidarsi alle prossime elezioni e, in mancanza di leaders carismatici del suo Movimiento Al Socialismo (MAS), la continuità dell’esperienza politica avviata dieci anni fa è in forse.
Dieci anni segnati da innovazione politica, plateali dichiarazioni, ma anche da fratture all’interno dei movimenti sociali che con forza l’avevano eletto; dieci anni di politiche redistributive, ma anche di un’incapacità (impossibilità?) di uscire dalle logiche di un’economia ‘estrattivista’, e cioè basata sul ruolo di fornitore di materie prime non rinnovabili per la crescita economica di altre nazioni.
Da qui alle prossime elezioni presidenziali boliviane, sarà interessante vedere se si produrrà uno scatto di proposta e di leadership che possa davvero consolidare un progetto di trasformazione sociale, oppure se si chiuderà la parentesi ‘indigenista’ e la Bolivia tornerà ad essere un paese ‘senza’: senza sbocco al mare, senza una classe dirigente, senza un progetto di paese, senza prospettive per le fasce impoverite.
Foto | Flickr@SebastianBaryll