Bolivia: Morales chiede all'USAID di lasciare il Paese

2 maggio 2013 - Ieri, a La Paz, il presidente boliviano Evo Morales, in un discorso in occasione della celebrazione del 1° maggio, ha fatto sapere di voler espellere l'USAID (l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale) dal suo Paese. Le motivazioni, come sostiene l'Agenzia di stampa ABI, sono da ricercarsi nelle interferenze politiche dell'USAID, presente nel Paese dal 1964, contro il governo della Bolivia e, più in generale, contro molte organizzazioni sociali tra cui, soprattutto, quelle contadine.

"Gli Stati Uniti devono cambiare la loro mentalità fatta di dominazione e sottomissione a danno dell'America Latina" ha spiegato Morales nel suo discorso infuocato. A questo scopo, il ministro degli Esteri David Choquehuanca è stato incaricato di informare l'ambasciata USA. 

Immediata è arrivata la "smentita" da parte del portavoce del Dipartimento di Stato Patrick Ventrell che sostiene, invece, l'infondatezza di tali accuse. Intanto, la Associated Press ha rilevato un considerevole calo degli aiuti statunitensi alla Bolivia, crollati da un ammontare totale di 100 milioni di dollari nel 2008 ai 28 milioni dell'anno precedente.

Nel 2008, c'era già stato un precedente, con l'espulsione da parte del presidente boliviano dell'ambasciatore statunitense e degli agenti dell'US Enforcement Administration per presunta istigazione all'opposizione.

Fonte | Global postLe monde 

Foto |lifeashuman