Al via il progetto pilota di raccolta dati per la mappatura dei mercati territoriali

Mentre nel mondo la stragrande maggioranza del cibo viaggia attraverso i mercati territoriali, questi ultimi sono spesso considerati invisibili perchè ancora non rientrano nelle statistiche ufficiali. L'attenzione si concentra solo su filiere globali che riguardano in realtà solo il 10% del cibo consumato globalmente. Per questo, grazie ad un progetto congiunto della FAO e della società civile, è stato avviato a fine novembre a Dakar il processo per una mappatura dei mercati territoriali, per implementare le raccomandazioni adottate nel 2016 dal Comitato per la Sicurezza Alimentare Globale sulla "necessità di connettere i piccoli produttori agricoli ai mercati".

21 dicembre - La gran parte del cibo, a livello globale, transita attraverso i mercati territoriali, troppo spesso considerati quasi invisibili a causa della mancanza di dati e statistiche che li annoverino ufficialmente nel mondo del commercio e dell'economia.
Il workshop “Mappatura dei mercati territoriali: un approccio partecipativo alla raccolta dei dati” si è tenuto a Dakar dal 24 al 26 novembre ed è stato solo il primo di una serie d’incontri per mappare questo tipo di mercati nel continente africano. La decisione di organizzare questo primo incontro è stata presa nel corso di un workshop svoltosi a Roma il 19 e 20 giugno scorsi e rientra nell’ambito di un progetto FAO e società civile per implementare le raccomandazioni che il Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) ha adottato nel 2016 per rispondere alla “necessità di connettere i piccoli produttori agricoli con i mercati”.

Responsabile dell’organizzazione del workshop di Dakar è stato il ROPPA, la rete delle organizzazioni contadine e dei produttori agricoli dell’Africa occidentale insieme al CNCR (Coordinamento Nazionale degli agricoltori), piattaforma senegalese della rete. Queste giornate hanno visto la partecipazione di rappresentanti di diverse reti internazionali di produttori di cibo, che hanno preso parte ad un vivo dibattito su numerose tematiche. In particolare, nel corso delle prime due giornate, si sono messe a confronto le criticità dei vari territori di provenienza dei partecipanti. Questo confronto si è incentrato su una grande varietà di temi, che hanno incluso la poca trasparenza delle politiche locali sui prezzi, la distanza dai mercati, la mancanza di infrastrutture, i rapporti con gli intermediari, la trasformazione dei prodotti e la tutela delle fasce più deboli, quali le donne ed i giovani.

Scopo dell’incontro è stato quello di discutere e approvare una metodologia che servirà a sviluppare un dispositivo pilota per la raccolta dati sui mercati territoriali. Tali mercati tanto importanti per i produttori di piccola scala e per i consumatori sono infatti poco analizzati e studiati, mentre l’attenzione si concentra sulle filiere globali che riguardano in realtà solo il 10% del cibo consumato nel mondo. La metodologia partecipativa per la raccolta dati permetterà alle organizzazioni contadine di acquisire le informazioni necessarie a documentare l’importanza di questi mercati dal punto di vista della remunerazione e impiego per i produttori di piccola scala, dell'accesso ad un cibo sano e poco trasformato per i consumatori, e della conservazione della biodiversità e dei prodotti locali. Che la raccolta dati sia un processo pilotato dalle organizzazioni contadine di piccola scala è un aspetto centrale, in quanto i dati raccolti saranno utilizzati per influenzare i governi e le autorità locali, in modo da chiedere l’elaborazione di politiche pubbliche che possano favorire lo sviluppo e la conservazione di questi mercati.

È ancora presto per fare un’analisi dei benefici che questo strumento porterà alla società, ma già da ora è certo che vi saranno delle notevoli implicazioni sia a livello politico che civile. Infatti, un largo pubblico avrà la possibilità di conoscere realtà che fino ad oggi sono state lasciate al margine del dibattito politico. Ciò rappresenta uno degli scopi di questo progetto, che cerca di cambiare i termini ed i presupposti delle politiche di sviluppo che tanto hanno influenzato i cosiddetti percorsi di riduzione della povertà, senza per altro sortire grande successo.

Il compimento della fase pilota di raccolta dati rappresenterà il primo passo in questa direzione, ossia poter dimostrare l’importanza dei mercati di cui fanno parte donne produttrici, famiglie e giovani e dunque la necessità di ripartire dalla lettura dei territori e delle loro specificità, valutando anche gli impatti che la liberalizzazione del commercio ha sui piccoli produttori.

Per la fase di sperimentazione del progetto, ROPPA si avvarrà delle sue piattaforme nazionali: la CPF (Confederation Paysanne du Faso) implementerà il progetto in Burkina Faso, mentre l’organizzazione senegalese CNCR (Conseil National de Concertation et de Coopération des Ruraux) seguirà il progetto pilota in Senegal. Si prevede chele attività di raccolta, monitoraggio e diffusione dei primi risultati si svolgeranno dalla fine di dicembre fino a marzo 2019. Questi tre mesi di lavoro permetteranno ad entrambi gli attori di raggiungere un risultato finale che preveda:

  • l’elaborazione di una guida per la di raccolta dati, che sarà presentata e validata in un workshop dedicato;
  • il lancio del processo di raccolta nei Paesi individuati edil consolidamento dei risultati ottenuti;
  • la presentazione e la valorizzazione dei risultati con le parti interessate dal progetto;
  • la condivisione dei dati finali a livello internazionale, continentale, regionale e nazionale.

Le sfide che si presentano non sono di certo facili, ma la mappatura dei mercati territoriali può rappresentare uno strumento in grado di permettere a queste categorie di aggirare le barriere per l’accesso ai mercati, richiedere infrastrutture basilari, come le strade o delle strutture dove poter vendere, il freno alle importazioni di prodotti a basso costo quando questi stessi prodotti sono disponibili sul mercato locale, accesso al credito e politiche pubbliche di sostegno come gli acquisti pubblici per le mense scolastiche e gli ospedali.

Le giornate di Dakar hanno dato il via a tre intensi mesi di lavoro,che termineranno con la presentazione e la condivisione di un dispositivo pilota per la mappatura dei mercati territoriali. Il progetto di ROPPA, se ritenuto efficace, potrà essere applicato in mercati di altri contesti e permetterà di connettere i dati raccolti con gli altri scenari;in questo modo, chi si avvarrà del dispositivo avrà la possibilità di avere una prospettiva a trecentosessanta gradi dei mercati territoriali e di come questi contribuiscano a nutrire il pianeta.