Promozione del sistema di salute indigena nell’Amazzonia peruviana
La provincia di Datem del Marañon, recentemente costituita (agosto 2005) rappresenta un vasto territorio di difficile accesso, solcato da fiumi immissari nel grande fiume Marañon, che confluendo con il fiume Ucayali da vita al rio delle Amazzoni. Il territorio della provincia è di 42.592 Km2, la popolazione complessiva raggiunge le 54.697 persone. Dei sei municipi che la costituiscono, 4 hanno una maggioranza della popolazione indigena, appartenente in specifico ai seguenti gruppi etnici: Awajún, Wampís e Achual (della famiglia linguistica Jíbaro), Quechuas del Pastaza, Shawi e Shibilo, Kandozi e Shapra. Quindi ad una alta (anche se minacciata) biodiversità si aggiunge una alta diversità culturale, configurando una Provincia di grande interesse. Le condizioni di salute della popolazione indigena del Perù sono paradossalmente peggiorate in questi ultimi decenni. L’organo dello Stato peruviano chiamato “Defensoría del Pueblo” nel suo recente rapporto n. 134 (pubblicato nel 2008) rileva “l’incremento dei problemi di salute nelle comunità indigene dell’Amazzonia”. Alla perdita progressiva di saperi e pratiche terapeutiche tradizionali, non fa infatti da contrappeso il rafforzamento della rete di servizi del sistema pubblico di salute. Il problema che si vuole affrontare è quindi riferito alle condizioni di salute delle popolazioni indigene amazzoniche, che sono notevolmente peggiori di quelle di tutti gli altri strati della società peruviana. Infatti sia la popolazione urbana che quella rurale andina, rispetto a tutti gli indicatori di morbi-mortalità, di assistenza o di copertura dei servizi sanitari, presenta dati significativamente migliori della popolazione rurale amazzonica. Vi è quindi una problematica assai concreta, di condizioni da migliorare, come anche un principio di diritto ed uguaglianza.
Obiettivi
Obiettivo generale della presente azione, è quello di appoggiare il movimento e le comunità indigene dell’Amazzonia nel processo di difesa culturale, territoriale e politico in quanto soggetto di diritto. Obiettivo specifico: migliorare le condizioni di salute in quattro comunità della regione Loreto, mediante la rivitalizzazione delle pratiche di medicina tradizionale per la successiva articolazione con i servizi di salute pubblica. Sono stati individuati tre livelli di lavoro:
- una serie di attività, fondamentalmente di tipo formativo, per ridare dignità e valore ai sistemi di medicina tradizionale, coinvolgendo le donne e poi gli scolari delle scuole elementari rurali;
- un secondo livello di concreto intervento per favorire le pratiche di diagnosi e cura, con metodi specifici della medicina indigena; quindi si implementeranno orti di piante medicinali nelle quattro comunità e in due di esse si costruiranno semplici strutture in materiali locali per ricevere ed accudire i pazienti;
- un asse di lavoro è riferito a giovani donne indigene (originarie delle stesse comunità o dello stesso gruppo etnico) già ora in formazione come infermiere nell’ambito del progetto …, che verranno accompagnate nel lavoro di sensibilizzazione/divulgazione in comunità.
Popolazione beneficiaria
100 donne di quattro comunità indigene dei fiumi Apaga, Morona, Sillay e Cahuapanas, dipartimento di Loreto - Perù, coinvolte nelle attività, 370 bambine e bambini in età scolaredelle stesse comunità. Un totale di 470 persone, di cui circa della metà di sesso femminile.
Indirettamente verrà beneficiata la popolazione complessiva delle quattro comunità per un totale di 2.573 persone.
Durata
12 mesi
Partenr locali
AIDESEP (la Asociación Interétnica para el Desarollo de la Selva Peruana) , CORPI-SL (ossia la Coordinadora Regional de los Pueblos Indígenas de San Lorenzo).
Ente co-finanziatore
Tavola Valdese – Otto per Mille 2009.