LAST 20

Dal 22 al 25 luglio parte il progetto Last 20 con prima tappa a Reggio Calabria.

L’evento è stato promosso dal Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle diaspore africane in Italia, Fondazione Terres des Hommes (Italia), ITRIA (Itinerari turistico-religiosi interculturali accessibili), Mediterranean Hope, , Re.Co.Sol. (Rete Comuni solidali), Rete Azione TerrAE,  Fondazione Casa della Carità (Milano), Parco Ludico Tecnologico Ecolandia. 

Perchè Last 20

Quest’anno l’Italia ha assunto il ruolo di presidente del G20, il forum internazionale  dei paesi più ricchi e potenti del mondo, che rappresentano quasi il 90 per cento del Pil mondiale e contano il 65 per cento della popolazione.

E’ evidente che una parte del mondo, circa il 35% della popolazione mondiale, che vive le peggiori condizioni di povertà ed emarginazione, non viene presa in considerazione.

Noi pensiamo che questo non solo non sia giusto, ma non contribuisca certamente ad affrontare e risolvere le grandi sfide del nostro tempo: la fame, l’impoverimento crescente della popolazione in ogni parte del pianeta (con poche eccezioni), i danni provocati dal mutamento climatico, la riduzione delle risorse naturali essenziali, il proliferare di guerre locali e corsa agli armamenti delle grandi potenze.    

E’ necessario un RIEQUILIBRIO sia territoriale che sociale, una convergenza che superi le attuali, crescenti, diseguaglianze, un RIEQUILIBRIO nel rapporto tra la società umana e la natura, nel rapporto tra città e campagna, per ripristinare il patrimonio naturale ereditato, un RIEQUILIBRIO nel rapporto tra economia reale e finanza per non caricare più le nuove generazioni di pesi insostenibili (debito finanziario e debito ecologico). 

Per queste ragioni pensiamo di organizzare un incontro dei Last 20, degli ultimi paesi della terra per reddito, qualità della vita, condizioni socio-sanitarie ecc. Paesi non poveri, ma impoveriti da conflitti etnici, guerre (dai G20 spesso sponsorizzate!), sfruttamento senza limiti delle loro risorse umane e naturali.  Se non partiamo dall’affrontare queste situazioni estreme non risolveremo i problemi con cui devono fare i conti i G20: basti pensare ai flussi migratori o allo scempio delle risorse naturali. 

Ma, soprattutto, quello che riteniamo sia giusto è di inviare un messaggio: 

CI SIAMO PURE NOI SU QUESTO PIANETA E ABBIAMO DIRITTO AD UNA VITA DEGNA. 

I paesi individuati sono: 

Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centroafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Guinea, Libano, Liberia, Malawi,  Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

I temi chiave dell'evento

a)    Il mutamento climatico e i suoi effetti su questi paesi, in particolare su quelli dell’africa sub-sahariana.   

b)   La questione sanitaria. Sono tutti paesi con una aspettativa media di vita intorno ai 50 anni, con debolissime strutture sanitarie, e una quasi totale mancanza di prevenzione.  La situazione si è ulteriormente aggravata con la pandemia generata dal Coronavirus. 

c)    La fame e l’impoverimento: la risposta dei soggetti sociali che resistono e si organizzano.    Organizzazioni di contadini, studenti, donne, artigiani che stanno cercando con grandi sforzi di contrastare questa situazione.  La richiesta dei governi di questi paesi.  La ricerca di un altreconomia. 

d)   Immigrazione e accoglienzaIntercultura.  Fare conoscere questi paesi al di là degli stereotipi.  La loro grande cultura e storia.  Il ruolo dei corridoi umanitari che vanno potenziati ed estesi a tutti i paesi attraversati da conflitti, siccità, gravi condizioni socio-sanitarie.  Il ruolo della cooperazione decentrata. 

e)    Il ruolo politico di questi paesi. Come far sentire la voce degli ultimi. Tentativo ambizioso: un documento comune che chieda alla Comunità internazionale e al G20 di farsi carico dei bisogni di queste popolazioni e della tutela ambientale in questa parte rilevante del pianeta.


Tutti gli incontri  LAST 20

1)    Dal 22 al 25 luglio: inaugurazione a Reggio C., quattro giorni con rappresentanze delle ambasciate e /o “governi in esilio”, delle culture di questi paesi (mostre, artigianato, spettacoli). Incontro con esperti e testimoni su flussi migratori e politiche di accoglienza, corridoi umanitari e cooperazione decentrata.  

2)     10-12 settembre a Roma, due giorni.   Incontro sul contrasto alla povertà, alla fame, alla malnutrizione, alle cause del dilagare delle malattie e sulle alternative in atto. Il rilancio della cooperazione internazionale: la responsabilità della Ue.

3) 17-21 settembre L’Aquila, Sulmona, Agnone, Castel del Giudice, Colle d’Anchise. I più piccoli insieme ai più poveri per costruire il presente. I giovani come promotori del dialogo intergenerazionale: i giovani italiani, rappresentanti politici e religiosi e la società civile insieme a Capi di Stato, ambasciatori, comunità delle Diaspore africane e associazioni internazionali insieme rispondono al G20 nella tappa Abruzzo-Molise.

L’Aquila, Sulmona, Agnone, Castel del Giudice, Piana dei Mulini (Colle d’Anchise) saranno la cornice di questo incontro internazionale di dialogo, ascolto, confronto e proposte. L’esperienza pandemica può essere l’occasione per far nascere una coesione globale nella costruzione di una società inclusiva, attenta, solidale e comunitaria. Il Villaggio della Pace e ITRIA portano avanti tavole rotonde in cui i giovani ‘Consiglieri’ sono assoluti protagonisti con le loro domande, curiosità, propositi e proposte mentre i Cittadini mettono a disposizione l’esperienza e la professionalità in conversazioni informali suddivisi in otto tavoli su temi importanti e fondamentali, dalla Carta Universale dei Diritti Umani alle tematiche che riguardano le sfide globali e locali.

Dall’Istruzione alla mobilità, dalla Cultura al turismo, dal Design alla rigenerazione urbana, dall’Economia Ecologica allo sport, dalla salute alla giustizia sociale per promuovere il dialogo intergenerazionale, interculturale, interreligioso e inclusivo. 

4)  dal 23 al 26 settembre Milano. Incontro con rappresentanti di questi paesi su “mutamento climatico”, tutela ambientale, salute, altreconomia. 

 5)  2-3 ottobre Santa Maria di Leuca, Campo Internazionale per la pace “Il cammino nella bellezza”. Nell’ambito di questa tappa finale verrà stilato un documento da presentare al G20, Parlamento europeo, nonché ai mass media italiani e stranieri.