Contadine e Contadini! Per una legge quadro sulle agricolture contadine in Italia
Contadine e contadini!
Forniscono cibo, preservano varietà antiche, sono un presidio in territori che si spopolano. I contadini e le contadine chiamano a raccolta politici nazionali, amministratori locali e sindacalisti di settore per chiedere tutela e valorizzazione di un modo diverso di coltivare. L’appuntamento pubblico sarà l’occasione per rilanciare la campagna popolare per una legge sull’agricoltura contadina.
Sabato 10 novembre alle 14 a Costa Vescovato (AL), nell’ambito dei festeggiamenti per San Martino si terrà il convegno dal titolo: “Contadine e Contadini! Per una legge quadro sulle agricolture contadine in Italia”. L’appuntamento, organizzato dalla Campagna popolare per l’agricoltura contadina, ospiterà sul palco deputati della commissione agricoltura della Camera: Federico Fornaro (LeU), Marzio Liuni (Lega) e Sara Cunial (Movimento Cinque Stelle); tra i relatori ci saranno anche amministratori locali: Giorgio Ferrero Assessore della Regione Piemonte, Walter Ottria Consigliere della Regione Piemonte, Paola Cardarelli Vice-sindaca di Bolognola (MC) uno dei comuni colpiti dal terremoto nel 2016. Saranno presenti Slow Food Italia e dirigenti nazionali e regionali dei sindacati di settore. Ospiti e contadini si confronteranno sulle politiche dominanti, orientate all’agricoltura industriale, e sulla necessità di andare verso la tutela delle piccole aziende, la valorizzazione e la semplificazione del loro lavoro.
La campagna popolare mette al centro la ricchezza e la biodiversità delle produzioni agricole, il loro ruolo di presidio delle località montane e collinari e la loro capacità di svolgere molteplici funzioni, anche sociali. La legge quadro dovrebbe tenere conto delle peculiarità dell’agricoltura contadina: le forme di conduzione di comunità o familiari, le pratiche agronomiche conservative e sostenibili, il radicamento territoriale, le produzioni per l’autoconsumo e per la vendita diretta al consumatore, la riproduzione di sementi locali e autoctone e la trasformazione diretta dei propri prodotti.
In Italia 1,3 milioni di aziende hanno una superficie aziendale inferiore ai 5 ettari. L’agricoltura italiana è rappresentata in gran parte da aziende di piccole dimensioni, che vivono del lavoro familiare. Nonostante la crisi e i fallimenti aziendali sono loro a dare il contributo maggiore alla produzione agricola nazionale. Secondo dati Eurostat le aziende italiane con una superficie inferiore ad un ettaro producono cibo per un valore che supera 7 milioni di kcal. Se si sommano le fattorie tra uno e 20 ettari la produzione totale di cibo va oltre i 3 miliardi di kcal, mentre quelle oltre i 100 ettari si fermano a poco più di 1 miliardo. Le piccole aziende italiane fino a 20 ettari, che controllano circa un terzo delle terre coltivate, forniscono il doppio delle chilocalorie prodotte dalle aziende di grandi dimensioni, che occupano più della metà dei campi.
L’agricoltura contadina nel nostro Paese viene portata avanti da almeno un milione di persone. Le politiche pubbliche e quadri normativi, però, sono stati creati specificamente per sostenere un modello di agricoltura industriale, economicamente, socialmente ed ecologicamente insostenibile. Contadine e contadini si battono per mantenere il proprio lavoro, per creare reddito e futuro per le proprie famiglie e per garantire l’accesso all’attività agricola, in particolare ai giovani. Per questo servono politiche pubbliche e leggi che si basino su sistemi produttivi, economici, culturali e sociali propri dell’agricoltura contadina.
L’evento del 10 novembre si terrà presso il salone delle feste della SOMS di Costa Vescovato (AL) in via Circonvallazione 5. A conclusione dei lavori sarà organizzata una cena conviviale con prodotti dell’agricoltura contadina e una serata dedicata ai canti e balli popolari con il gruppo de “Il lunedì sera” (per cena e pernottamento chiamare Valli Unite al 0131 83 81 00).
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