16 Ottobre, World food day 2018 - Solo i contadini e regole più giuste sfamano il pianeta
Il 16 ottobre alle ore 11, presso la sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione 4) si terrà la conferenza stampa: “Solo i contadini e regole più giuste sfamano il pianeta”, organizzata per il World Food Day e con la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni contadine italiane internazionali. All’evento interverranno anche Nadjirou Sall, leader contadino senegalese e vice presidente della Rete delle organizzazioni contadine africane ROPPA, Maude Barlow, presidente del Council of Canadians, organizzazione ambientalista che si batte il diritto all’acqua, al cibo e per la giustizia commerciale e contro CETA e TTIP, e Ramona Dominicioiu, leader contadina rumena de La Via Campesina (LVC) e Co-cordinatrice del settore contadino del CS.
Dal 2016 il numero delle persone che nel mondo ha fame è tornato a aumentare. Si stima infatti che le persone che soffronola fame siano 821 milioni - circa una persona su nove al mondo. Anche in Italia il diritto al cibo non è scontato: nel 2017 1 milione e 778 mila famiglie (6,9% del totale), in cui vivono 5 milioni e 58 mila individui (l’8,4% del totale degli italiani residenti), si trovavano in povertà assoluta, secondo l’Istat. Due decimi di punto in più rispetto al 2016. Ci sono ancora 768 milioni di persone che non hanno a disposizione una fonte d’acqua potabile sicura, e 185 milioni di persone che sono costrette ad abbeverarsi alle fonti di superficie, come fiumi e laghi.
A Roma in questi giorni alla FAO oltre 300 leader di organizzazioni contadine, di donne, popoli indigeni, consumatori e associazioni, che rappresentano più di 12 milioni di abitanti del pianetaprovenienti da tutti i Paesi del mondo, stanno presentando il proprio Rapporto indipendente sull’applicazione delle Linee Guida volontarie per il diritto al cibo, lanciate nel 2004, e che dovevano guidare i Governi nel combattere la fame nei propri territori.
Ci sono alcuni aspetti molto positivi della spinta impressa dalle Linee Guida: negli anni successivi alla loro approvazione un numero significativo di Paesi (Kenya, Messico, Nepal, Bolivia, Egitto, Ecuador e altri) hanno sancito il diritto al cibo e/o alla sovranità alimentare nelle loro Costituzioni.
Nell’attuazione pratica di questi principi, i mercati integrati nei territori a livello locale, nazionale e regionale devono essere sostenuti in quanto già attualmente vi transita l'80% del cibo consumato in tutto il mondo. Essi hanno quindi un ruolo fondamentale per la sicurezza alimentare e la nutrizione. Purtroppo però i governi, anche quello italiano, considerano ancora troppo poco il ruolo che tali spazi di mercato possono giocare in un’ottica di sviluppo territoriale, in linea con la preservazione delle condizioni di vivibilità sul pianeta.
In particolare, guardando all’agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, in relazione al raggiungimento di target importanti relativi agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) 2, 11, 12, 13 che la comunità internazionale si appresta ad implementare e monitorare. Trattati di liberalizzazione commerciale come il CETA, o gli EPA, che l’Europa sta moltiplicando con i propri principali partner commerciali, Paesi ricchi o poverissimi, mettono la difesa della sovranità alimentare, dell’accesso all’acqua per tutti, dell’ambiente e dei diritti delle comunità in secondo piano rispetto agli interessi di poche grandi imprese nel Nord e nel Sud del mondo, contribuendo a perpetrare gli squilibri ambientali, sociali ed economici che ci hanno portato alla situazione attuale.
Le organizzazioni contadine, quelle della società civile, insieme a molti governi locali e nazionali, tuttavia, stanno condividendo politiche e pratiche che possono sconfiggere la fame e fermare i cambiamenti climatici: modelli ed esperienze in crescita, anche in Italia, che saranno presentati alla conferenza stampa.
In questa occasione verrà anche illustrato per la prima volta alla stampa italiana il progetto “Nuove narrazioni della cooperazione”, coordinato da ActionAid e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per promuovere il rilancio e la diffusione di una narrativa positiva sullo sviluppo sostenibile.
Sono partner del progetto Terra Nuova, Helpcode, CRIC, AMREF, ASVIS, CCI – Centro per la Cooperazione Internazionale, CIPSI, COLOMBA, Codici, COP Piemonte, Differenza Donna, Fairwatch, ISCOS, Januaforum, MAIS, Marche Solidali, Nexus Emilia Romagna, Re.Te., TAMAT, Unical – Università della Calabria, AOI, Regione Piemonte, Regione Autonoma della Sardegna, Regione Marche, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Genova, Comune di Milano, e Comune di Ravenna. Terminerà il 30 novembre 2019.